Giuseppe Castiglione | Intervista per “Il Tempo”
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Intervista per “Il Tempo”


di Gaetano Mineo

Boccia sul nascere la candidatura di Nello Musumeci a governatore della Sicilia, in quanto “fa parte di un centrodestra che non esiste più”. E neanche a parlarne di alleanze con la destra e la sinistra. Così Giuseppe Castiglione, coordinatore di Ap in Sicilia, fa sapere che la prossima settimana i centristi annunceranno un loro candidato alla presidenza della Regione Siciliana. E, l’eurodeputato del Ppe, Giovanni la Via è in pole position.
Sottosegretario, mai Ap è stata corteggiata come in questi tempi.

“Abbiamo dimostrato sin dalla nostra nascita di essere il partito della responsabilità, di aver assunto un impegno prima con il PDL con Alfano segretario del partito e con Letta Presidente del Consiglio, per poi seguire con l’esperienza Renzi e Gentiloni. Abbiamo dimostrato di essere un partito del fare che in questi anni ha assicurato un Governo al Paese e che oggi anche nella vicenda che ci interessa più da vicino, che è la vicenda siciliana, abbiamo detto cose molto chiare: non faremo alleanze con ali estreme delle coalizioni, che non esiste più il centrodestra e il centrosinistra e che non c’è più un sistema bipolare”.

Un centrodestra unito, in Sicilia, risulterebbe vincente. Ovviamente anche con Ap.

“Oggi anche a dispetto dei sondaggi, lo abbiamo dimostrato nelle elezioni amministrative in tutta Italia, siamo visti molto bene dall’elettorato moderato. Abbiamo detto che volevamo costruire un partito che vuole rappresentare una area popolare, moderata, liberale che non vuole allearsi né con la destra, né con la sinistra. Non vogliamo avere alcun rapporto, non vogliamo costruire un Governo con la Meloni e Salvini. Qualcuno addirittura pensa che per essere ancora più centrale, la vittoria del M5s sarebbe la benvenuta in Sicilia. Ogni qualvolta si lavora per aggregare c’è sempre un intervento della Meloni e Salvini che cercano di disaggregare”.

Quindi, possiamo archiviare l’appello all’unità di Silvio Berlusconi?

“Abbiamo preso atto di una apertura di Gianfranco Miccichè che abbiamo ritenuto coraggiosa quando dice che vuole costruire in Sicilia una alleanza dei partiti che fanno riferimento al Partito Popolare Europeo. Ed è su quello che sostanzialmente mette fuori da un centrodestra che non c’è più, Salvini e la Meloni. E noi su quello abbiamo detto che si trattava di una proposta molto interessante. Se è questo che Berlusconi vuole realizzare con noi, allora troverebbe ponti, non muri. Di conseguenza è un tema cui solo Berlusconi può dare risposta”.

La trattativa per un’alleanza col PD sta andando bene.

“Col PD il dialogo è stato ed è ancora molto positivo e proficuo, c’è un approccio molto responsabile anche da parte loro. È chiaro che siamo alla stretta finale. Noi metteremo in campo il nostro programma, abbiamo Giampiero D’Alia, Dore Misuraca e Giovanni La Via tra i candidati a governatore della Sicilia. Ma, certamente, quando presenteremo il programma presenteremo non più una rosa ma un solo candidato che rappresenti la sintesi più felice per una alleanza di Governo”.

“Vi siete pentiti di aver governato con Rosario Crocetta?

“Noi siamo nati all’opposizione di Crocetta, nell’ultimo anno abbiamo immaginato un Governo delle riforme, come abbiamo fatto sul piano nazionale. Oggi rivendichiamo che il risanamento finanziario è anche merito dell’appoggio del Governo nazionale dato alla Regione Siciliana, oltre ad aver affrontato gravi emergenze. Ma il tema principale è un rinnovato rapporto tra lo Stato e la Regione Siciliana. Se mi chiede, invece, se il risultato di questo nostro tentativo sia positivo ti dico no, abbiamo fallito l’obiettivo. Quello che nasce è quindi la discontinuità col Governo Crocetta”.

Insomma, fermo restando che appare difficile ‘tagliare le ali’, la prossima settimana annuncerete un vostro candidato alla presidente della Regione.

“Assolutamente sì, da questa rosa individueremo un candidato e capiremo senz’altro chi vorrà stare con noi e chi vorrà realizzare con noi il progetto politico che abbiamo immaginato e che abbiamo disegnato in questi mesi di impegno serio e concreto. Noi non vogliamo stare né a destra né a sinistra”.

Fonte: Il Tempo 19/08/2017